Don Giuseppe Roncoroni, l’indimenticato parroco di Crescenzago, che ha retto per quasi quarant’anni la parrocchia di S. Maria Rossa, almeno una volta l’anno, era solito fare visita ai nipoti a Cernobbio.
Il nipote di don Giuseppe, Antonio Roncoroni, possedeva una bella villa con un ampio giardino sopra Cernobbio, poco distante dal confine svizzero, sotto le pendici del monte Bisbino, con una incantevole vista sul lago.
Durante la guerra, quando i bombardamenti alleati sulle città erano diventati frequenti, il nipote Antonio, assieme alla moglie Marcellina Cambieri ed ai figli erano sfollati nella villa sul lago di Como.
Don Roncoroni, anche in quei tragici periodi non aveva mai mancato di far visita al nipote ed alla sua famiglia, naturalmente quando i mezzi di trasporto, spesso bloccati dai bombardamenti aerei lo permettevano.
Partiva di mattina molto presto, prendeva il tram alla Favorita, poi la ferrovia Nord e tornava sempre in serata.
Solo una volta, 1943, dopo la scarcerazione da San Vittore, dove era stato rinchiuso assieme al suo fedele coadiutore Don Enrico Bigatti, si era fermato qualche giorno, per ritemprarsi dai giorni di prigionia passati in cella.
(Si ringrazia il signor Luigi Roncoroni per le testimonianze ed il materiale iconografico fornito )
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