Nel XIX secolo a Milano i Navigli fluivano a cielo aperto, in contrada S. Damiano, all’altezza della attuale via Mascagni, il 23 giugno 1842, alla presenza del viceré del Regno Lombardo-Veneto, l’arciduca Ranieri venne inaugurato un ponte in ferro pedonale.
L’autore del ponte, l’architetto Tettamanti, per abbellire l’ opera pose ai due ingressi del ponte 4 sirenette in ghisa che tengono in mano un remo. Il ponte e le statue furono eseguite nella ferriera di Dongo dalla ditta Rubini, Scalini, Falck e C.
Le quattro sirenette di ghisa che adornavano il ponte non passarono inosservate, furono subito ribattezzate dai sagaci milanesi le “sorelle Ghisini” o anche “sorelle Ghisetti” in relazione al materiale col quale erano state fuse, o addirittura “sorei del pont di ciapp”, anche se la parte inferiore delle sirene non risultava particolarmente attraente. Le dame benpensanti quando attraversavano il ponte abbassavano lo sguardo mentre tra i giovani era divenuto un rito beneaugurante arrampicarsi e toccare i seni prosperosi delle sirenette.
Sempre a Milano, qualche anno dopo, le stesse polemiche investirono il portale di casa Castiglioni in corso Venezia (vedi: http://www.lagobba.it/?p=6144) in quel caso, a furor di popolo, le statue ritenute troppo provocanti dovettero essere trasferite.
Le “sorelle Ghisini” furono invece trasferite nel 1930, quando i Navigli vennero coperti, il ponte venne smontato pezzo per pezzo e rimontato al Parco Sempione dove ancora oggi si trova.
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