La facciata in stile floreale di marmo bianco di Candoglia che si vede in piazza del Liberty sul palazzo costruito nel 1954 ed ora sede del consolato tedesco, faceva parte in origine del frontale di un grande albergo in corso Vittorio Emanuele.  

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Nell’800 al civico 15 di corso Vittorio Emanuele c’era un magazzino di mobili che venne poi trasformato in un cafe-chantant.

Nel 1870 diventò una sala teatrale, prima “Padiglione Cattaneo”, in seguito “Teatro Milanese”. All’epoca era una struttura molto importante, infatti fu scelta per la presentazione della invenzione dei Fratelli Lumière (il cinema), ma tale novità non venne considerata importante dai milanesi e fu subito relegata in un baraccone a Porta Genova.

Cartolina tedesca che pubblicizza l’hotel Corso

Nel 1902 il caseggiato venne demolito ed al suo posto, venne costruito, su progetto degli architetti Angelo Cattaneo e Giacomo Santamaria, l’ Albergo Corso che fu per un quarantennio un albergo molto noto e lussuoso, frequentato dall’alta società .

Nel nuovo albergo fu comunque previsto ancora uno spazio teatrale, un grande salone che serviva sia da sala da pranzo che da locale per spettacoli: il Trianon che i milanesi ribattezzarono subito la “bombonera” per il colore rosa del suo arredamento.

Il locale fu frequentato da Marinetti e dagli altri simpatizzanti milanesi del movimento futurista, anche Mussolini fu un assiduo frequentatore del Trianon.

Sotto il Trianon, venne creato il Tabarin, poi Pavillon dorè, un locale notturno molto alla moda tra le due guerre.

Dagli anni ’30 la sala, oltre che per spettacoli teatrali e canori, fu utilizzata anche per proiezioni cinematografiche. La legge per la difesa della lingua italiana, promulgata nel 1938 fece modificare il nome da Trianon a Mediolanum.

La facciata del’hotel del corso nel primo dopoguerra. Osservando le finestre dei piani alti si vede che il palazzo è completamente sventrato ed il tetto, bombardato durante la guerra è completamente distrutto.

Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti che si abbatterono su Milano nell’agosto ’43, colpirono la maggior parte dei palazzi di corso Vittorio Emanuele e danneggiarono irrimediabilmente anche l’albergo.

Nel 1954 i ruderi dell’ex-albergo vennero demoliti e sostituiti da un nuovo palazzo e dalla Galleria De Cristoforis. Dov’era il Teatro Milanese  oggi c’è il cinema Apollo. La facciata liberty del vecchio albergo che era rimasta quasi miracolosamente intatta e salvata dalle bombe, fu smontata e inserita in un moderno palazzo nella vicina piazza Liberty, a fianco del negozio della Ferrari.

Naturalmente i puristi, amanti del Liberty, non sono rimasti entusiasti dell’operazione perché la struttura originale ha subito delle sostanziali modifiche architettoniche: è stata modificata in altezza e sono state create 14 nuove finestre dove c’erano in origine dei muri pieni.

E’ comunque bello e singolare che i marmi di quella che fu una tra le facciate liberty più famose del centro e che hanno visto passare gli esponenti del movimento futurista, fautori del modernismo e della velocità vedano ora sotto di loro l’emblema e la sintesi di quel movimento: la Ferrari.

 

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