Crescenzago nell’800 era un sobborgo della periferia milanese di notevole importanza sul piano delle comunicazione e dei traffici, sia perché si trovava lungo il Naviglio della Martesana sia perché era collocato lungo la strada Postale Veneta.
Questa importanza crebbe ulteriormente durante il Regno Lombardo-Veneto perche questa via di comunicazione univa le due capitali Milano e Venezia.
Oltre ai trasporti sulla Martesana, in quel tempo il traffico di merci e persone avveniva unicamente su ruota con mezzi di tutti i tipi trainati da cavalli o muli.
Crescenzago era una tappa intermedia di un regolare servizio di diligenze verso il Veneto. Le diligenze uscivano da Milano attraverso porta Venezia ( un tempo chiamata porta Renza o porta Orientale) imboccavano lo stradone di Loreto che allora era in aperta campagna, percorrevano le attuali via Caretta e via Andrea Costa, arrivavano alle Rottole e passando da Corte Regina raggiungevano Crecenzago attraverso via Emo.
Nella cartina a fianco del 1820, si nota che l’ attuale corso Buenos Aires, chiamato strada postale per Bergamo, era ciscondato da prati.
Dal libro “Viaggi in Italia” del 1833 di Francesco Gandini si apprende che tra Milano a Crescenzago erano previste 2 corse giornaliere (“di buon mattino e dopo il mezzogiorno”) e che il costo del viaggio era di 1,5 Lire austriache che si riduceva a 1 Lira se ci si accontentava dei posti esterni.
Secondo una tabella contenuta nel volume “Movimento periodico delle II. RR. Diligenze e dei forgoni erariali del regno Lombardo-Veneto” edito nel 1830, da Milano a Venezia erano previste 2 corse settimanali con partenza il Martedi ed il Giovedi che impiegavano 41 ore per arrivare a Venezia.
In un’altra tabella dello stesso volume vengono elencate le tariffe dei viaggi verso le più importanti mete del nord est.
Nel 1857 fu completata la linea ferroviaria che congiungeva Milano a Venezia, il servizio di diligenze diventò subito antieconomico ed obsoleto e fu soppresso.
Gli studi per realizzare la linea ferroviaria iniziarono nel 1835, nel 1837 la costruzione fu affidata alla società Lombardisch-Venetianische Ferdinandsbahn, tradotta ufficialmente in italiano con un nome chilometrico “ Imperial Regia Privilegiata Strada ferrata Ferdinandea Lombardo-Veneta” dal nome dell’imperatore Francesco I°. Il primo tratto fu inaugurato nel 1842, mentre l’ultimo tratto (Coccaglio-Treviglio) fu completato nel 1857.
Anche Herman Melville l’autore di Moby Dick, molto probabilmente passò in diligenza da Crescenzago, nel suo libro “Diario italiano” che descrive il suo viaggio in Italia nel 1856, in un passo si conferma che in quella data l’intero tragitto ferroviario non era ancora completato e doveva compiersi ancora sulla carrozza trainata dai cavalli.