"via Meucci" di Elisabetta Pellarin, olio su tela, 2011.

Elisabetta Pellarin risiede a Crescenzago dagli anni ’80, ha uno studio dove dipinge in via Meucci ed abita in via San Mamete in una porzione di una delle dimore storiche del quartiere: villa De Ponti.

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Elisabetta, nata in Friuli, con uno spirito tenace, disegna e dipinge fin da quando, a 2 anni e mezzo, decide di affollare di angeli graffiti – in una sua personale Sistina – le sedie della cucina di via Simone d’Orsenigo, a Milano.

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Bach, Mozart, Schubert e i quartetti di Beethoven la accompagnano negli studi universitari tra Matematica e Fisica. Si laurea a Milano con lode in Matematica e borsa di studio CNR lavorando sulla teorie della formazione di sistemi planetari. Ha insegnato Matematica e Fisica, si impegna in politica per lotte cittadine a favore dei deboli, per la sanità pubblica e contro il degrado ambientale nei comitati di quartiere ed in Regione Lombardia.Ha insegnato Storia dell’Arte Contemporanea con Stefano Levi della Torre e Lukas Janisch ad Architettura, al Politecnico di Milano.

"Madonna con Bambino" di Elisabetta Pellarin, 1987

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Sua è la Madonna con Bambino, (1987) lavorata come una sorta di “sinopia” in tecnica mista (strappo da intonaco e interventi di carboncino e pigmento terra rossa) ospitata nella cappellina della Parrocchia di san Giovanni Crisostomo, in via Cambini (immagine a fianco).

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La Parrocchia di Gesù a Nazareth in via Trasimeno, invece, conserva dal 1991 in una cappella (e prima nella Stalla-cattedrale) una grande tavola a tempera all’uovo su gesso con l’icona della Madre di Dio e il Bambino che quest’anno (2013) è stata portata in processione per il quartiere Adriano alla fine del mese mariano.

"Natività" di Elisabetta Pellarin (2004). icona.

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Ha donato alla Comunità dei Gesuiti di VillaPizzone, nel 2004, l’Icona della Natività dopo che la precedente tavola, sempre della Pellarin, era andata distrutta nel 2001 in un incendio che aveva devastato la villa.  (immagine a fianco)

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Nel 2009 Elisabetta balza agli onori della cronaca cittadina: viene definita in un articolo del Corriere della Sera (1)mamma detective”. Dopo lunghe ricerche scopre infatti nell’archivio civico di via Deledda i disegni originali e i documenti (contabili, saggi critici, permessi, collaudo) sui “ Sette Savi” (versione per il Liceo Carducci di via Beroldo) del maestro Fausto Melotti.

“I sette savi ” di Fausto Melotti, 1960

Questi documenti, di cui si erano perse traccia e memoria, dopo anni di diatribe tra Milano e palazzo Isimbardi, hanno comprovato la proprietà di quelle splendide, monumentali sette statue, eseguite nel 1960 in pietra di Viggiù – e ritrovate dopo decenni di vergognoso oblio in uno scantinato polveroso della scuola nel 2008 – a vantaggio del Comune di Milano. L’Ass. Boeri, nel 2012, in una risposta ufficiale ad una interrogazione consiliare, dopo severe indagini dell’avvocatura comunale, ha chiarito definitivamente la questione: i Savi appartengono a Milano. Le statue saranno temporaneamente esposte, dal 20 giugno 2013, a Malpensa, dopo un accurato restauro finanziato da Sea, in attesa del loro approdo definitivo, si spera, nel giardino del Liceo Carducci, per il quale erano state pensati dal Maestro Melotti. (2)


Elisabetta Pellarin, ha ormai al suo attivo numerose esperienze espositive. Il quadro rappresentato sotto, ritrae suo padre ed è ambientato in un convoglio della linea rossa della metropolitana milanese.

"Pellarin" d Elisabetta Pellarin, 2012. Olio su tela

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Elisabetta è tra i partecipanti della prestigiosa mostra collettiva “AL-KIMIYA, COLORI E MATERIALI(3) partita da Milano nell’aprile 2013 e che toccherà come prossima tappa il Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN) dal 14 settembre al 13 ottobre 2013. Il quadro sottostante è uno di quelli selezionati per la mostra.

"Benedetta" di Elisabetta Pellarin, 2011. Olio su tavola.

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Un piccolo scorcio di Crescenzago nel quadro sottostante: una veduta dalle finestre dello studio di via Meucci

"Quell'unica foglia, rossa" di Elisabetta Pellarin, 2011.

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  1. http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_16/sette-savi-fausto-melotti-liceo-carducci-16020244.shtml 
  2. tutta la documentazione sulla complicata vicenda dei Savi in fondo alla pagina web http://www.carducciani.org/storialiceo_ita.htm
  3. http://www.fondazionemanfredi.org/next.HTM

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