Quando il 24 ottobre 1942 alle 17.57 suonarono le sirene dell’allarme antiaereo i milanesi furono colti di sorpresa e impreparati.
Innanzitutto perché da più di un anno gli aerei avevano disertato i cieli cittadini e poi perché fino ad allora gli attacchi erano stati sempre effettuati durante la notte. Dopo l’attacco aereo, all’ osteria della Cascina Gobba qualcuno di passaggio aveva portato la notizia che un aereo era caduto nei terreni della vicina cascina Melghera.
Subito si sparse la voce, nessuno aveva mai visto da vicino un bombardiere e alcuni abitanti della frazione si misero in cammino per vedere di persona la cosa ma tornarono delusi, nessuno ne sapeva niente.
La notizia era vera, ma il luogo dell’abbattimento non era preciso: un aereo inglese della R.A.F. (Royal Air Force), un bombardiere Avro 783 Lancaster, era stato realmente colpito dalla contraerea ed era caduto ai confini di Crescenzago ma nel comune Segrate.
L’abbattimento del Lancaster fu in seguito rivendicato dalla 1012° batteria contraerea DICAT che era posizionata nei pressi dello stabilimento Caproni.
L’ Avro 683 Lancaster era un bombardiere pesante, un quadrimotore che era entrato in servizio a partire dal 1942 e fu costruito in oltre 7.000 esemplari.
Angelo Mariani a quell’epoca abitava in via Redecesio nella frazione Lavanderie di Segrate ed ancora oggi ricorda ancora molto bene quell’episodio: “ … il bombardiere, già colpito dalla contraerea, proveniente dalla zona dello smistamento di Tregarezzo, lasciava dietro di sé una scia di fiamme e fumo nero e scendeva sempre più di quota sfiorando la cima delle piante. Arrivato sopra la cassina di Oeuv, un’ala colpì la torretta con la campana che segnava i tempi di lavoro dei contadini e l’aereo esplose … “.
I resti del bombardiere furono ritrovati sparsi in un ampia zona tra la Cassina Olgia e la Cassina di Oeuv, ove oggi sorgono i condomini di Milano 2 e purtroppo alcuni rottami infuocati caddero anche sulla stalla della Cassina di Oeuv provocando un incendio e la morte di alcune persone tra le quali un figlio dei fittabili, i signori Lovati.
I poveri resti delle vittime furono tumulati nei cimiteri di Segrate e Vimodrone. Tuttora una lapide con i resti di 4 delle vittime, una madre coi suoi figli di 2, 6 e 10 anni si trova nel Cimitero di Vimodrone negli ossari dedicati ai Caduti.
La Cassina di Oeuv è ancora visibile, alla frazione Lavanderie di Segrate, lungo la Cassanese a fianco di un supermercato, di recente è stata ristrutturata e trasformata in un ristorante / enoteca.